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un popolo ignorante è più facile da governare

Riportiamo a casa i marò e chissenefrega della Urru

Sentiamo spesso parlare della vicenda riguardante i due marò in stato d’arresto in India, e non possiamo fare a meno di notare come all’unisono l’opinione pubblica, guidata dai media mainstream, rivolga sempre un pensiero cordiale a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

E’ curioso innanzitutto rivedere un entusiasmo nazionalistico, che sembrava ormai ancorato ai tempi del ventennio fascista, rifiorire in tutto il suo splendore e ridare slancio a tante persone che annaspavano quasi nell’oscurità. Se pensiamo che a Roma si è tornati a parlare prepotentemente di La Destra e Storace, ed ha (ri)guadagnato la ribalta anche il consigliere regionale Isabella Rauti, moglie del sindaco capitolino Alemanno, e che con tutto il Pdl (non solo romano) ne stanno facendo una questione cruciale della vita politica italiana. Il tutto ovviamente, pompato ed evidenziato ad hoc dai vari telegiornali e quotidiani. “Ridateci i marò o guai a voi” titolava Belpietro qualche tempo fà; non era da meno Sallusti, quando sul Giornale appariva “La parte sana del Paese difende i suoi soldati”.

Questa pseudo campagna di mobilitazione viene intrapresa anche dalla società civile che, ben guidata e strumentalizzata, s’indigna per i loro compaesani e arriva a rivolgere addirittura frasi razziste verso gli indiani. “Si stavano guadagnando il pane”, “rischiano la pena di morte”, “dobbiamo fare di tutto affinchè vengano liberati”, “volevo vedere se fosse successo a loro e li processavamo qui” “facciamo la guerra“: questi i commenti più quotati che si sentono dire in giro, e l’altro giorno nel mio quartiere, al bordo di una modestissima Fiat Uno, un signore anziano aveva esposto un manifesto con i volti dei due marò e la scritta “Riportiamoli a casa”. Insomma tanta mobilitazione mi fa pur piacere, in quanto sintomo di risveglio di una certa coscienza civile, ma anche un pò di sana informazione al riguardo non guasterebbe affatto.

 

Ed in ultimo mi chiedo: perchè tutto questo clamore nei confronti dei due militari, e pochissimo o nulla viene detto e/o scritto per gli altri italiani rapiti da quelle parti? Il siciliano Giovanni Lo Porto rapito nel Pakistan non merita le stesse attenzioni? E la cooperante sarda Rossella Urru perchè non viene menzionata quotidianamente nei principali Tg o talk show? Perchè loro, pur rischiando la propria vita e perdipiù per motivi differenti da quelli prettamente economici, non sono oggetto di mobilitazione nazionale? Forse perchè ci si prova più gusto a versare qualche lacrima al funerale, e puntare il dito verso il presunto colpevole?! L’ingegnere Franco La Molinara docet.

15 marzo 2012 - Posted by | Attualità | , , , , , , ,

2 commenti »

  1. […] partendo dallo spunto che fornì a Sanremo 5 mesi fa, Gepi Cucciari passando per tutti coloro che l’hanno ricordata almeno una volta, con una citazione, una condivisione di un link, dedicandogli un articolo e fino ad avere delle magliette con il suo nome. Non importa che non tutti condividano questa notizia, sappiamo che c’è chi è più attratto dalle sorti dei due marò, ricamandoci anche una campagna mediatica sopra. […]

    Pingback di Rossella è libera, per Giovanni aspettiamo ancora « ilpicchioparlante | 19 luglio 2012 | Rispondi

  2. […] collezionando per la vicenda relativa ai due Marò, della quale (chi mi conosce sa) ne ho parlato una volta, e di striscio,ma bisogna riconoscere un pressapochismo per nulla consono a chi dovrebbe svolgere il ruolo di […]

    Pingback di Colpo di coda? No, colpo di grazia! « ilpicchioparlante | 25 marzo 2013 | Rispondi


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