Tutti d’accordo nel vendere i beni pubblici?
Due settimane orsono, ho raccolto il vox populi di Piero Ricca che, dal Fatto Quotidiano, intervistava i cittadini per chiedere se fosse giusta o meno, una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Questa volta, invece, la domanda è relativa alla vendita del patrimonio pubblico, visto come possibile risoluzione per scongiurare l’esplosione del debito pubblico. Continua a leggere
Il terremoto di Roma
E’ risaputo che i terremoti sono delle vibrazioni e/o oscillazioni improvvise, rapide e più o meno potenti, con delle onde che dall’epicentro si propagano in tutte le direzioni, e sono causa di grandi disastri. Provo allora, a fare una previsione di un possibile terremoto che, ancora non si capisce bene quale sia l’epicentro, ma è chiaro che gli effetti saranno visibili a breve termine. Continua a leggere
Meno spesa e più tasse
Ieri il massimo vertice della BCE, Draghi, ha avvisato il collega Tremonti che, dopo la terribile speculazione dei mercati di lunedì, la manovra finanziaria così come è stata studiata non basta a risolvere la situazione economica dell’Italia. Continua a leggere
Tagli per tutti, tranne per 945
Si era detto di razionalizzare la spesa corrente, di tagliare tutte le spese ritenute superflue, e alla fine, dopo 4 ore di riunione del consiglio dei ministri, è uscita fuori la manovra finanziaria, completamente trasfrormata per come era stata preannunciata nei giorni scorsi. Continua a leggere
Tremonti diviso tra la gloria ed il baratro
Fino a qualche tempo fa, era visto come il possibile-futuro premier; adesso, complice qualche screzio con i poteri forti all’interno della stessa maggioranza, Giulio Tremonti rischia davvero di trascorrere la sua attività di ministro in una zona di penombra. L’unica via d’uscita è convincere tutti con la manovra correttiva. Continua a leggere
Tremonti, in fondo è semplice
In questi giorni il ministro dell’economia, Tremonti, sta iniziando a svelare la sua idea di riforma fiscale, che l’Italia attende ormai da tanto tempo. Sappiamo che esse non può essere fatta creando altro deficit, per mezzo dell’esorbitante debito pubblico, ma è anche necessario ridurre la spesa corrente e rivitalizzare un’economia quasi stagnante. Non sarò un grande statista, ma credo che i presupposti sono facilmente individuabili. Continua a leggere
No money no development
Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio aveva parlato di 3 miliardi di euro, poi è stata la volta di Tremonti che lo ha corrett0 dicendo che per tenere i conti in regola sarebbero necessari 7-8 miliardi; infine è arrivata la “sentenza” della commissione e del consiglio europeo che ha fatto rabbrividire la pelle: servono circa 40 miliardi Continua a leggere