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un popolo ignorante è più facile da governare

Perchè dico si a “Internet Bene Comune”

Ieri, mentre studiavo, mi è arrivata una mail da Avaazche mi chiedeva di lanciare una petizione. Non c’ho pensato più di tanto, ho redatto un testo ed ho creato la proposta rivolta  a tutti gli amministratori, a livello locale e nazionale, di sancire l’importanza di “Internet Bene Comune”, ovvero di escludere ogni possibile filtro al web

ed al tempo stesso, di prevedere un’adeguata tutela costituzionale a quella che viene definita come una delle più importanti scoperte dell’umanità. Chiaro, questa mia iniziativa non vuole essere una sorta di prevaricazione sul movimento Internet bene comune nato da poco in Rete, e sul quale nutro grande interesse. Vuole semplicemente essere un modo per contribuire, anche grazie all’aiuto di un’organizzazione molto influente qual è Avaaz, al riconoscimento del ruolo fondamentale che Internet riveste nella società odierna.

In che senso bene comune? Stefano Quintarelli a suo tempo, ha fornito una risposta, Luca De Biase ne ha parlato a proposito del delicato rapporto con la democrazia; ho apprezzato molto Gianluigi Cogo, quando ha detto che il web è come un giardino pubblico. Ecco, forse è questa l’affermazione che più potrebbe rendere l’idea. “Internet bene comune” perchè quest’infrastruttura può permettere a chiunque di avere tutte le informazioni possibili a portata di mano, e quindi la conoscenza nel senso più ampio del termine: permette di coltivare le relazioni,eliminando le barriere. Può aiutare i rapporti con il mondo politico, aumenta ogni giorno di più la sua influenza anche nel mondo economico. Cosa chiedere di più?

Certo, c’è anche chi come mantellini ha avanzato dubbi sulla “reale” importanza del web, e sulla possibile inutilità che potrebbero rivestire le mobilitazioni e le petizioni online. Ma tentar non nuoce: o almeno costa poco: il tempo di mettere nome, cognome ed indirizzo mail. E, di sicuro, aderendo potremmo toglierci qualsiasi dubbio e sostenere di averci perlomeno provato!

A questo link è possibile firmare la petizione

 

19 settembre 2012 - Posted by | Innovazione | , , , , , , ,

2 commenti »

  1. […] pubblica dell’acqua dopo la straordinaria vittoria nel referendum; ne ho parlato quando chiedevo un’adeguata tutela (anche a livello giuridico) di Internet o quando ho manifestato l’interesse per la costruzione di un’infrastruttura in fibra […]

    Pingback di Non vorrete paragonarmi al Pd, eh! « ilpicchioparlante | 19 ottobre 2012 | Rispondi

  2. […] che qualcuno ha a disposizione connessioni ancora più veloci non può che farci piacere. Affinchè internet sia considerato sempre più un bene comune è necessario continuare a diffonderne i vantaggi che da essa derivano: la conoscenza, gli stimoli […]

    Pingback di Si alla fibra ottica, no alla Tav « ilpicchioparlante | 21 gennaio 2013 | Rispondi


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