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un popolo ignorante è più facile da governare

Riflettori accesi sulla trasparenza

Tutto ebbe inizio qualche mese fa, quando invitai l’associazione Civicum e le sue iniziative  a fare chiarezza sulle proprie proposte, ed a partecipare, di concerto con le altre associazioni, a quel movimento più ampio che chiede maggiore trasparenza ad uno Stato

we're open ed un’attività amministrativa, che di opacità e malamministrazione ne ha viste sin troppe. L’azione adesso intrapresa, per la quale scrivo queste righe, riguarda l’ufficio parlamentare di bilancio, ovvero, prendendo a prestito quanto riportato da Civicum:

 

Il costituendo Ufficio Parlamentare di Bilancio, previsto dalla Legge Costituzionale 1/2012 e dalla Legge 243/2012, costituisce una rilevante novità: potrà valutare l’impatto sull’economia e sui conti dello Stato di tutte le nuove leggi, con facoltà di rimandarle al Parlamento se l’impatto sarà giudicato negativo e se i documenti non saranno esaustivi.

La nomina dei vertici costituisce una straordinaria opportunità per stabilire una nuova e più trasparente prassi di nomina dei componenti di un’importante Organismo dello Stato, una prassi che premi merito e competenza e non appartenenza partitica.

Ad oggi non si conoscono atti dei Presidenti di Camera e Senato volti ad innescare il processo di nomina. Mentre sta per cominciare l’anno – il 2014 – nel quale l’Ufficio Parlamentare di Bilancio dovrebbe essere operativo. Il ritardo accumulato è enorme ed espone al rischio che il nuovo articolo 81 della Costituzione sia applicato senza che sia avvenuto il rafforzamento delle capacità di analisi tecnica del Parlamento.

L’Associazione CIVICUM, unitamente ad AIDP – Associazione Italiana per la Direzione del Personale, CIDA – Manager ed alte professionalità per l’Italia, CIDA Funzione Pubblica, Cittadinanzattiva, Labsus, Open Polis, Transparency International Italia, ha scritto, ai Presidenti ed ai componenti delle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, chiedendo formalmente agli interessati di iniziare quanto prima la procedura formale per la nomina del Consiglio dell’Ufficio Parlamentare del Bilancio.

Nella lettera inviata  si propone, provocatoriamente, di pagare un’inserzione sui giornali stranieri per la pubblicazione del bando di gara e la scelta (che potrebbe essere affidata a società di selezione specializzate) dei 10 candidati fra i quali verranno infine individuati i 3 soggetti che ricopriranno i ruoli chiave del nuovo organismo. E’ infatti di fondamentale importanza che i candidati, scelti infine dalle Commissioni di Bilancio di Camera e Senato con il solo criterio della competenza e della preparazione specifica, vengano individuati attraverso una trasparente procedura pubblica aperta alle persone più competenti ed indipendenti  anche  non italiane.

Obiettivo è quello di migliorare la qualità e l’efficacia della dirigenza pubblica: uno dei target, insieme con la trasparenza anche dei conti pubblici, sui quali Civicum tiene i riflettori accesi da quasi un decennio.

Pubblico queste poche righe perchè è solo e soltanto se faremo rete che riusciremo a raggiungere questi obiettivi. Trasparenza dinamica, open data, creazione di nuove opportunità per cittadini ed imprese, possibilità di evitare sprechi e clientele. Obiettivi nobili, e non riconducibili a pochi interessi privati. Dovrebbe riguardare la collettività tutta, ed è bene che tutti offrano il proprio contributo alla causa, per  migliorare questo Paese. 

8 ottobre 2013 - Posted by | Economia, Innovazione | , , , , , , , , , ,

3 commenti »

  1. […] e degli sprechi cui puntualmente dobbiamo -ahinoi- assistere, non hanno mai pensato a questa potenziale forma di controllo della spesa pubblica, che potrebbe fungere davvero da grande argine ai problemi sopra menzionati. Uno strumento […]

    Pingback di Open Data; come prima, più di prima, proporrò « ilpicchioparlante | 12 ottobre 2013 | Rispondi

  2. […] controllo nell’informazione (leggasi anche fact-checking). Perchè sono convinto che la trasparenza possa portare una maggiore efficienza, della quale abbiamo disperatamente bisogno per far quadrare  i conti e lasciarci il baratro alle […]

    Pingback di I conti non sempre tornano « ilpicchioparlante | 25 ottobre 2013 | Rispondi

  3. […] qualche proposta d’altronde, non costa niente, eppoi, senza puntare dei riflettori accesi sulla gestione della cosa pubblica, giorno dopo giorno, questi signori continueranno a vivere e […]

    Pingback di Bilancio, trasparenza e…fantasia! « ilpicchioparlante | 19 gennaio 2014 | Rispondi


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